In Giugno 9, 2014

Diminuzione degli infortuni sul lavoro, dei casi mortali e delle malattie professionali come risultato di una corretta politica di prevenzione svolta sia a livello centrale che periferico. Sono i dati più importanti che emergono dal Rapporto annuale regionale di Inail Puglia in riferimento al 2012, presentato il 10 dicembre 2013: lo studio evidenzia che rispetto all’anno precedente gli infortuni sul lavoro sono calati del 12,35%, in contrapposizione ad un leggero aumento dei tassi di occupazione registrati nella regione (+0,16%). Anche i casi di morte sul lavoro sono diminuiti(-14,04%) con 49 decessi rispetto ai 57 del 2011.

Per quanto riguarda le malattie professionali il numero di denunce su base annua è diminuito dell’8,46%, in evidente controtendenza rispetto agli anni precedenti. Il trend positivo dimostra certamente una maggiore consapevolezza, a livello regionale, dei problemi relativi a sicurezza e salute sul luogo di lavoro e alla necessaria opera di formazione e informazione in questa materia svolta dall’Inail e dalle istituzioni locali. Sono in questo senso molto significativi i numeri sugli infortuni che emergono dalsettore costruzioni, uno dei settori certamente più a rischio: -22,25%. Una statistica confortante che si accompagna a quelle registrate negli altri settori: l’agricoltura con 2.637 denunce contro le 2.864 del 2011, l’industria e i servizi con 23.629 denunce contro 27.111, e i dipendenti dello Stato con 1.771 denunce contro 2.009 dell’anno precedente.

La circolazione stradale che interessa soprattutto categorie come autotrasportatori, commessi viaggiatori, manutentori resta il fattore di rischio più alto: pur con una diminuzione del 14,8%, gli infortuni in itinere fanno infatti registrare il numero più alto di denunce (1703). Per quanto riguarda le malattie professionali, infine, al calo generale fa da contraltare l’aumento di casi nel settore agricolo che fa registrare un +7,46%, fenomeno legato all’impiego di macchinari obsoleti, prodotti fitosanitari utilizzati senza le necessarie cautele, manutenzione scorretta delle attrezzature. Da segnalare, infine, che la tipologia di malattia professionale maggiormente riscontrata nelle denunce è rappresentata dalle affezioni osteo-articolari e muscolo-tendinee, il 57,12% del totale.

 

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