Valutazione dei rischi delle imprese di pulizie
Il settore delle imprese di pulizia, costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, si conferma tra i settori ad alto rischio infortunistico con una elevata frequenza di disturbi muscolo scheletrici che costituiscono una delle delle maggiori malattie professionali per gli operatori del comparto.
Lo svolgimento delle attività avviene in luoghi diversi di lavoro come di uffici, scuole, ristorazione e alberghi, case di ricovero e cura, ospedali, abitazioni private, condomini ed industrie infatti, l’addetto del settore è esposto giornalmente a molteplici rischi che impongono la necessità e l’obbligo, per legge, di far fronte al pericolo con misure di prevenzione e protezione speciali che permettano di annullare o ridurre i danni correlati.
Spesso, la scarsa conoscenza, l’incoscienza, la distrazione e la troppa sicurezza nello svolgimento della propria mansione da parte degli addetti, sono tra le principali cause che provocano incidenti sul luogo di lavoro, confermando ed evidenziando quanto sia importante l’idoneo comportamento del personale in relazione al lavoro svolto, la giusta conoscenza del luogo di lavoro nel quale si opera, la corretta identificazione e l’utilizzo dei dispositivi di protezione collettiva ed individuale.
Quali sono i pericoli?
attività svolta in ambito lavorativo, potrebbe nascondere delle circostanze (pericoli) dalle quali potrebbero scaturire (rischi) delle conseguenze (danni) sia per la sicurezza che per la salute dell’individuo.
Nel comparto delle imprese di pulizia i pericoli per l’addetto sono molteplici e spesso legati alle condizioni di lavoro (lavoro in quota, movimentazione manuale di carichi e movimenti ripetitivi, contatto con agenti chimici, contatto con agenti biologici, lavoro serale, ecc.) ed al luogo di lavoro nel quale si opera (uffici, scuole, ristorazione e alberghi, case di ricovero e cura, ospedali, abitazioni private, condomini, industrie, ecc.).
Per questo, il rischio di cadute e scivolamenti, così come quello dei movimenti ripetitivi, del rumore, delle vibrazioni e folgorazione (dovuti alle attrezzature e macchinari utilizzati), il rischio biologico ed il rischio chimico (quest’ultimo imputabile alle sostanze utilizzate per detergere e disinfettare le superfici), rappresentano oggi, le maggiori cause di infortunio e rischi per la salute nel settore delle pulizie.
I rischi correlati al settore delle pulizie, possono essere legati a:
- Fattori chimici: aerosol da sostanze chimiche (polveri, fumi, nebbie), gas, vapori e liquidi;
- Fattori fisici: rumore, vibrazioni, rischi meccanici, rischi termici, rischi elettrici;
- Fattori biologici: virus e muffe, secrezioni fungine ed endotossine, acari, insetti.
ed i rischi trasversali o organizzativi correlati a:
- L’uso di attrezzature (aspirapolvere, lavasciuga, spandicera/asciugatrice, ecc.)
- La movimentazione manuale dei carichi;
- Elevata frequenza dei movimenti ripetitivi
- L’elettricità;
- Il lavoro notturno.
I dispositivi di protezione individuale (DPI)
Il Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro D.Lgs. n. 81/2008 è il pilastro portante della sicurezza sui luoghi di lavoro. Esso garantisce la tutela dei lavoratori in materia di salute e sicurezza negli ambienti lavorativi, sancendo l’obbligo per il datore di lavoro di effettuare l’analisi dei rischi associati alle mansioni lavorative, ai macchinari, alle attrezzature e alle sostanze utilizzate o comunque presenti nell’ambiente di lavoro e di attuare prioritariamente misure di prevenzione eliminando o riducendo i rischi connessi con l’attività lavorativa ed attuando secondariamente le necessarie misure di protezione (collettive e individuali) contro gli ineliminabili rischi residui.
In particolare in relazione agli operatori delle pulizie, i DPI devono essere mirati alla salvaguardia di occhi, volto, mani, piedi, vie respiratorie, udito e corpo.
Quali DPI devono usare per gli addetti delle pulizie?
In via generale, vista la particolarità e la varietà delle attività svolte dalle imprese di pulizie, tra le prime dotazioni di sicurezza vi è la necessità di utilizzare dei dispositivi di protezione per:
- le mani, i piedi ed il capo, volti a proteggere dal rischio biologico;
- gli occhi e il viso con lo scopo di proteggere l’operatore da spruzzi, gocce, polveri e gas;
- l’udito, per l’eventuale esposizione di alcuni operatori all’uso di strumenti particolarmente rumorosi per un elevato numero di ore;
- le vie respiratorie, atti a proteggere l’operatore dal rischio di esposizione ad agenti biologici, chimici o fisici in grado di arrecare seri danni alle vie respiratori;
- il corpo in relazione all’uso di apparecchiature elettriche, la movimentazione dei carichi e l’alta frequenza di compiere movimenti ripetitivi;
In particolare per quanto riguarda la protezione degli arti superiori può avvenire per mezzo di guanti monouso distinguibili in:
- Guanti fino all’avambraccio per l’utilizzo di prodotti indicati come pericolosi;
- Guanti normali per l’utilizzo di prodotti che non hanno simbolo di pericolo;
- Guanti antivibranti da utilizzare durante le operazioni eseguite con attrezzature che espongono il lavoratore a vibrazioni continuative nell’arco temporale (aspirapolvere, lavasciuga, ecc.)
Riguardo la protezione degli occhi e del volto i dispositivi di protezioni maggiormente utilizzati sono gli occhiali del tipo a mascherina.
Nel caso di rischi legati all’esposizione di agenti biologici, chimici o fisici in grado di arrecare seri danni alle vie respiratorie, viene normalmente utilizzata una mascherina tessuto non tessuto antipolvere, laddove non sia sufficiente deve essere sostituita da un respiratore con filtri in grado di trattenere i vapori organici (es.: glutaraldeide, acidi, solventi aromatici, ecc.) oppure particolato o aerosol inalabili es.: batteri aerodispersi, polveri allergizzanti).
Per la protezione dei piedi , il personale dovrà essere dotato di calzature antisdrucciolo o di scarpe antifortunistiche in caso ad esempio di movimentazione di carichi pesanti.
Dotazioni importanti infine, risultano essere gli indumenti a tenuta di spruzzi e di particelle da usare durante la preparazione e miscelazione delle sostanze per la pulizia delle superfici, gli otoprotettori, per via del possibile uso di apparecchiature elettriche che espongono l’operatore a forti rumori per un elevato numero di ore e l’elmetto copricapo, nel caso l’operatore debba svolgere lavori in quota e sussista il pericolo di caduta dall’alto.
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