Il datore di lavoro che gestisce un’azienda nel settore della pesca deve adottare una serie di misure per garantire la sicurezza dei propri dipendenti. Innanzitutto, è necessario dotarsi dei documenti obbligatori previsti dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro, come il Documento di valutazione dei rischi (DVR), che identifica i potenziali pericoli presenti nell’ambiente lavorativo e le azioni da intraprendere per prevenirli o limitarne gli effetti. Inoltre, occorre redigere il Piano operativo di prevenzione (POP), che descrive le attività preventive da adottare in caso di emergenza. Per quanto riguarda la formazione del personale, il datore di lavoro deve garantire corsi specifici per tutti i lavoratori coinvolti nelle attività a rischio, come l’utilizzo degli strumenti e delle macchine utilizzate nella pesca. In merito alla sicurezza alimentare, invece, è necessario seguire le linee guida dell’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) che prevedono una serie di controlli sulle materie prime utilizzate, sui processi produttivi e sulla conservazione degli alimenti. Infine, il datore di lavoro dovrà anche predisporre un registro delle attività svolte in tema di sicurezza sul lavoro e HACCP, con relativi certificati attestanti la conformità alle normative vigenti. Solo così sarà possibile garantire la massima sicurezza per i propri dipendenti e la qualità dei prodotti offerti ai consumatori.