Per un datore di lavoro che opera nel settore dell’estrazione di minerali da cave e miniere, è fondamentale mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza sul lavoro e la conformità alle norme igienico-sanitarie. Innanzitutto, bisogna assicurarsi che l’azienda sia registrata presso gli enti competenti come INAIL e ASL, rispettando i requisiti previsti dalla legge. La formazione del personale riveste un ruolo chiave: ogni lavoratore deve essere istruito sugli adempimenti relativi alla sicurezza, compresi i rischi specifici della lavorazione dei minerali. È indispensabile organizzare corsi periodici per aggiornare il personale sulle nuove normative e procedure operative. Inoltre, sono obbligatori i documenti previsti dal D.Lgs n. 81/2008 come il DVR (Documento Valutazione Rischi), il POS (Piano Operativo di Sicurezza), il PSC (Piano Sicurezza Cantiere) se necessario, nonché registri quali quello delle presenze dei lavoratori, delle visite mediche periodiche e degli incidenti sul lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare HACCP, è fondamentale implementare un sistema basato sui principi dell’Hazard Analysis and Critical Control Points. Ciò implica l’identificazione dei punti critici durante la produzione o manipolazione degli alimentari correlati all’attività di estrazione dei minerali, al fine di prevenire eventuali contaminazioni e garantire la sicurezza dei prodotti. In conclusione, il datore di lavoro deve vigilare attentamente sulla corretta gestione della sicurezza sul lavoro e dell’HACCP nell’estrazione di minerali da cave e miniere, adottando le misure preventive necessarie per tutelare la salute dei lavoratori e la qualità del prodotto finale.