etichetta-provenienza-latte
In Luglio 19, 2017

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali informa i cittadini che dal 19 aprile 2017 è in vigore l’obbligo di indicare l’origine della materia prima riguardo latte e formaggi, sia esso di provenienza vaccina, ovina e caprina.

Latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini 100% italiani: questi alcuni degli alimenti che dovranno rispondere al nuovo obbligo di legge stilato dal Ministero.

Etichetta provenienza latte Italia

Dal 19 Aprile 2017 nella etichetta di provenienza del latte dovranno essere presenti le due diciture:

  • Paese di Mungitura: ovvero, il paese di provenienza in cui il latte è stato munto.
  • Paese di Condizionamento o Trasformazione: vale a dire, il nome del paese in cui la materia prima è stata lavorata (condizionata o trasformata).

Invece, quando entrambe le fasi di mungitura e lavorazione avvengono all’interno dello stesso paese, si potrà utilizzare la nomenclatura “Origine del latte: Italia” (a titolo di esempio).

Etichetta provenienza latte estero

Qualora le fasi di produzione del latte avvengano fuori dal territorio italiano, queste sono le possibili diciture che si leggeranno sulle etichette di provenienza del latte:

  • latte di Paesi UE: quando la mungitura si verifica all’interno di paesi dell’Unione Europea.
  • latte condizionato o trasformato in Paesi UE: quando la lavorazione avviene all’interno della Unione Europea.
  • Paesi non UE: quando mungitura e lavorazione si verificano in paesi al di fuori della Unione Europea

In virtù dello specifico disciplinario, prodotti Dop e IGP sono esenti da tale etichettatura

Il Commento del Ministro Martina

“Questo è un traguardo storico per il nostro Paese che ci consente di creare un nuovo rapporto tra produttori e consumatori. Siamo da sempre in prima linea nella costruzione di politiche di massima informazione e trasparenza nei confronti di chi acquista prodotti agroalimentari e questa scelta lo dimostra. Una sperimentazione che ora auspichiamo possa trasformarsi in uno standard europeo. I cittadini, infatti, devono essere informati per poter scegliere consapevolmente cosa mettere a tavola. Questo vuol dire tutelare il Made in Italy, il lavoro dei nostri allevatori e fa crescere una vera e propria cultura del cibo. La nostra battaglia in Europa quindi non finisce qui. Andiamo avanti collaborando ancora con la Commissione per rafforzare sempre più gli strumenti a disposizione e affermare così un modello distintivo di qualità ed eccellenza”.

Info: Mipaaf, obbligo etichette origine del latte

 

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