In Maggio 8, 2023
Il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è fondamentale in ogni azienda che vuole garantire la sicurezza dei propri lavoratori. Ma cosa succede quando i rischi da gestire sono particolarmente gravi o complessi? In questo caso, il datore di lavoro stesso può svolgere il ruolo di RSPP. Questa possibilità è prevista dalla normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ma solo in presenza di specifiche condizioni. Innanzitutto, il datore deve possedere le conoscenze tecniche necessarie per valutare i rischi e definire le misure preventive da adottare. Inoltre, deve avere un’esperienza professionale adeguata al tipo di attività svolta dall’azienda e dimostrare una buona capacità organizzativa. Naturalmente, questa soluzione non è sempre la più indicata: il datore ha infatti altri importanti impegni nei confronti dell’azienda e potrebbe non essere in grado di dedicare tutto il tempo necessario alla prevenzione degli incidenti sul lavoro. Per questo motivo, è importante valutare con attenzione ogni singola situazione prima di decidere se affidarsi al proprio personale interno oppure esternizzare l’incarico a un consulente specializzato. In ogni caso, sia che si decida per un RSPP interno o esterno all’azienda, la priorità deve essere sempre quella di tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori: solo così si può garantire un ambiente produttivo sicuro ed efficiente.

 

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