La direttiva 2012/11/EU, adottata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE, ha lo scopo di correggere la direttiva 2004/40/CE riguardante le prescrizioni minime di sicurezza e salute riguardanti i rischi connessi all’esposizione ad agenti fisici (campi elettromagnetici).
La nuova direttiva non cambia essenzialmente la precedente, salvo nell’articolo 13 in cui estende il termine per il recepimento di 18 mesi, fino al 31 ottobre 2013. Tale termine era già stato rinviato una prima volta, fino al 30 aprile 2012, al fine di consentire una nuova direttiva avvalorata da acquisizioni più recenti.
In quest’ottica, la Commissione, esaminando gli argomenti addotti dalle parti interessate, ha deciso di rivedere alcune disposizioni della direttiva 2004/40/CE, sulla base di nuove prove scientifiche pubblicate tra il 2005 e il 2010. L’introduzione della direttiva 2004/40/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, ha destato molto interesse, in particolare nella comunità medica, focalizzata sull’impatto che l’applicazione di tale direttiva potrebbe avere sul ricorso a procedure mediche e su alcune attività industriali.
L’obiettivo della proposta è di garantire sia un elevato livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sia il mantenimento e lo sviluppo delle attività industriali e mediche che utilizzano campi elettromagnetici.
Tuttavia, data la complessità tecnica della materia, gli Stati membri non appaiono ancora in grado di raggiungere un accordo sul tema, dimostrando la necessità di tempo supplementare.
Tale accordo dovrebbe essere raggiunto entro il 31 ottobre 2013.