In Giugno 9, 2014

Per quanto riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, i locali scolastici necessitano una particolare considerazione a causa della maggiore sensibilità dei soggetti che ospitano (in Europa si stima che i bambini e i ragazzi passino circa un terzo della loro giornata in classe). Negli ultimi vent’anni l’aumento della percentuale delle malattie allergiche è stato talmente repentino da non essere riconducibile solamente a fattori genetici nella popolazione. Infatti, il 10% dei bambini italiani è affetto da asma bronchiale, il 20% da rinite allergica (anticamera dell’asma) e il 33% è predisposto a sviluppare una malattia allergica entro l’adolescenza.

Ricerche eseguite in Europa settentrionale evidenziano una correlazione tra i frequenti disturbi di asma nell’infanzia ed elementi presenti nell’ambiente scolastico come: umidità, composti organici volatili, allergeni, batteri e formaldeide. Inoltre, è posto l’accento sul legame tra cattive condizioni microclimatiche e rendimento scolastico.
Allo scopo di diffondere un metodo globale per la vigilanza, la valutazione, la difesa e il monitoraggio delle malattie respiratorie croniche, il Ministero della Salute è entrato a far parte della GARD (International Global Alliance Against Cronic Respiratory Diseases), promossa dall’OMS e costituita da istituzioni, organizzazioni e agenzie coinvolte nel miglioramento della salute respiratoria globale. In ambito italiano è stato istituito il gruppo di lavoro “per la prevenzione indoor nelle scuole”, per agevolare l’attuazione dell’Accordo Stato Regioni del 18 novembre del 2010.
Tali iniziative sono finalizzate alla sensibilizzazione di tutte le strutture scolastiche affinché adottino le opportune misure per rendere gli ambienti a norma di legge, garantendo ai bambini spazi sani e privi di rischi per la salute e prevenendo così l’insorgenza di patologie respiratorie e allergiche.

 

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