In Giugno 9, 2014

Nel caso di improvvise crisi cardiache è indispensabile intervenire tempestivamente per garantire maggiori possibilità di ripresa del soggetto.
Il Coordinamento nazionale delle associazioni del cuore (Conacuore) evidenzia l’importanza di un repentino utilizzo del defibrillatore in caso di fibrillazione ventricolare, una seria aritmia che richiede una scarica elettrica al muscolo cardiaco.
Difatti, ogni minuto trascorso dall’inizio dall’arresto cardiaco diminuisce del 10% la possibilità di successo della scarica elettrica e, dopo 10 minuti, le lesioni cerebrali divengono irreparabili.

A tale proposito, Bruno Papaleo, coordinatore di un gruppo di ricerca del dipartimento di Medicina del Lavoro dell’INAIL, afferma come a influire sul risultato degli infortuni sul lavoro non sia solo la gravità dell’incidente, ma anche la velocità e l’adeguatezza dei primi soccorsi.
Per progettare il primo soccorso in un luogo di lavoro occorre valutare le peculiarità dell’azienda, considerando il numero dei dipendenti, la tipologia dell’attività e i relativi fattori di rischio.

L’efficacia del primo soccorso è determinata dall’implementazione di un piano di soccorso interno, dalla formazione dei lavoratori, dall’efficienza dei contatti con i servizi sanitari, dal rapido intervento del 118 e dall’esatta attuazione delle pratiche di rianimazione.
La formazione degli addetti al primo soccorso (prevista dal D.Lgs. 81/2008), attraverso la diffusione di semplici comportamenti salvavita, ha un effetto positivo sulla riduzione degli esiti negativi degli infortuni, soprattutto in luoghi di lavoro all’aperto (caduta di fulmini) o che ospitano apparecchi elettrici.

 

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