L’11 maggio scorso, il Ministero della salute, insieme a EFSA (European Food Safety Authority) e il Focal Point Italiano, ha organizzato il workshop “Analisi del rischio sanitario legato alla modernizzazione dell’ispezione delle carni” nell’ambito della “Festa dell’Europa”. Tra le finalità dell’incontro, oltre al rafforzamento della collaborazione scientifica tra EFSA e gli Stati Membri, compare la volontà di instaurare un dialogo tra esperti nazionali ed EFSA, attraverso lo scambio di esperienze e la discussione di temi rilevanti, quali la modernizzazione dell’ispezione delle carni.
Destinatari dell’iniziativa non solo le Autorità competenti ma anche gli operatori delsettore alimentare, i consulenti in tema di sicurezza alimentare e le Associazioni dei consumatori.
Riguardo alla filiera produttiva della carne suina in Italia, sono stati evidenziati diversi aspetti da considerare, relativi all’allevamento (fertilizzanti e presidi impiegati in agricoltura, mangimi e materie prime e presidi sanitari) al macello (trasporto degli animali, diffusione di patogeni ed eventuali contaminazioni) e alla trasformazione del prodotto (contaminazione ambientale o in fase di lavorazione).
Dagli interventi è emersa l’esigenza di porre maggiore attenzione al controllo nei macelli, poiché rappresentano degli osservatori epidemiologici privilegiati per il riscontro di malattie (salmonella, yersinia enterocolitica, trichinella, toxoplasma gondii) e per intervenire sulle condizioni ottimali dell’animale durante il trasporto e la macellazione. È stata segnalata, inoltre, la necessità di consolidare e standardizzare il flusso di ritorno delle informazioni, quale valore aggiunto per gli allevatori e l’industria di macellazione. Pertanto, è stata manifestata l’esigenza di sviluppare un approccio globale all’identificazione e all’attribuzione del giusto peso ai fattori di rischio, partendo dall’allevamento.
Infine è stato posto l’accento sulla creazione e la diffusione di buone prassi e di procedimenti più sicuri.
