In Giugno 10, 2014

A Perugia l’INAIL ha firmato l’accordo per il rinnovo del progetto “Protocollo d’intesa per l’integrazione di un progetto di ricerca mirato alla valutazione degli effetti e dei meccanismi cellulari e molecolari di tossicità indotti dall’esposizione a cromonegli ambienti di lavoro”. Come dice da solo il lungo titolo l’accordo, fra INAIL e il Dipartimento di medicina clinica e sperimentale sezione di medicina del lavoro dell’Università di Perugia, prevede la prosecuzione di una ricerca, già avviata lo scorso anno, sulla valutazione del rischio chimico legato all’uso del cromo negli ambienti di lavoro.

Il cromo viene utilizzato nella produzione di leghe, nella ripulitura di metalli, nella produzione e nell’uso del cemento, nella concia delle pelli e del cuoio e, in generale, nell’industria tessile, dei tappeti, del vetro e della ceramica. È già stato provato chel’esposizione al cromo causa ulcerazioni e perforazioni del setto nasale, dermatite allergica, asma bronchiale ed è una delle cause più diffuse di cancro ai polmoni per cause professionali. Il rinnovo del progetto è legato principalmente alla moltitudine di aziende umbre che utilizzano il cromo per le loro produzioni. È fondamentale, perciò, trovare eventuali soluzioni e misure che prevengano i danni che questa sostanza provoca, oltre che individuare strategie per una diagnosi precoce. Durante i primi due anni della ricerca è stato approntato un metodo, finalizzato a identificare gli effetti tossici del cromo a livello cellulare, in questa terza fase la metodologia verrà applicata sulle popolazioni esposte al rischio per verificarne l’efficacia.

 

Hai bisogno di aiuto?