Le situazioni di disagio legate alle condizioni microclimatiche (temperatura, umidità, correnti d’aria, ecc) sono oggetto di valutazione dei rischi assieme agli altri rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici poiché possono comportare problemi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Il microclima è infatti elencato assieme ad altri agenti fisici potenzialmente dannosi per il lavoratore nell’art 180 (Titolo VIII, Capo I) del D.Lgs 81/08.
È possibile richiedere via form o chiamando il numero verde la consulenza professionale di CDS Service per la valutazione del rischio microclima e la relativa compilazione del Documento di Valutazione dei Rischi.
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Il rischio da microclima negli ambienti lavorativi può essere associato soprattutto alle temperature – troppo alte o troppo basse- e alle condizioni di umidità dell’aria (inferiori o superiori al 40 – 60%).
I rischi da microclima che il lavoratore corre riguardano anche l’aria troppo secca, gli sbalzi evidenti tra temperatura interna del luogo di lavoro e l’esterno, le correnti d’aria frequenti e ripetute. Queste condizioni possono provocare malattie dell’apparato respiratorio da raffreddamento e dolori reumatici e muscolo-scheletrici.
È necessario quindi prevenire il rischio attraverso una climatizzazione adeguata, con un sistema automatico che regola il tasso di umidità, la ventilazione e il condizionamento. Nel caso, poi, di ambienti troppo freddi o caldi, l’organizzazione del lavoro interno dovrebbe limitare la permanenza dei lavoratori in questi ambienti.
La valutazione del rischio microclimatico si può compiere attraverso la rilevazione strumentale del microclima ambientale, un’analisi dei fattori di rischio e l’esame delle possibili soluzioni per rispettare i parametri di riferimento (dispositivi automatici, di controllo, impianti ad hoc).
